Agonisti dell’ormone rilasciante la gonadotropina per la conservazione della funzione ovarica in donne in premenopausa sottoposte a chemioterapia per tumore al seno in fase iniziale


La chemioterapia può causare un effetto negativo sulla funzione ovarica e sulla fertilità nelle donne in premenopausa sottoposte a trattamento per il cancro al seno in stadio precoce.
Per ridurre al minimo il rischio di danni alla funzione ovarica e alla fertilità per le pazienti, dovrebbero essere fatte attente considerazioni.

Gli agonisti dell'ormone rilasciante la gonadotropina ( GnRHa ) sono stati indicati come alternativa per prevenire la perdita della funzione ovarica a causa dell’esposizione agli agenti citotossici, ma l’uso di GnRHa per la protezione ovarica nelle pazienti con tumore al seno in stadio precoce non è completamente chiarito.

È stata determinata l'efficacia degli agonisti dell’ormone rilasciante la gonadotropina somministrati in concomitanza con la chemioterapia per la conservazione della funzione ovarica in studi pubblicati tra il 1975 e il 2015.

Il tasso di ripresa delle mestruazioni regolari dopo un periodo di follow-up minimo di 6 mesi dopo la chemioterapia è stato usato come surrogato per valutare l'incidenza di disfunzione ovarica.
Gli esiti secondari aggiuntivi hanno incluso i livelli ormonali e il numero di gravidanze.

Sono stati inclusi 7 studi in questa analisi, per un totale di 1.047 pazienti randomizzati e 856 pazienti valutabili.

L'uso di GnRHa è risultato associato a un più alto tasso di recupero delle mestruazioni regolari dopo 6 mesi ( odds ratio, OR=2.41; P=0.002 ) e almeno 12 mesi ( OR=1.85; P minore di 0.001 ) dopo l'ultimo ciclo di chemioterapia.

L'uso di GnRHa è stato anche associato a un più alto numero di gravidanze ( OR=1.85; P=0.04 ), anche se questo risultato non è stato uniformemente segnalato e la fertilità o il tasso di gravidanze non erano l'esito primario in alcuno studio.

In conclusione, gli agonisti dell'ormone rilasciante la gonadotropina somministrati con la chemioterapia sono risultati associati a un aumento dei tassi di recupero delle mestruazioni regolari in questa meta-analisi.
L’evidenza è stata insufficiente per valutare i risultati relativi a GnRHa e funzione ovarica e fertilità e necessita di ulteriori indagini. ( Xagena2016 )

Munhoz RR et al, JAMA Oncol 2016: 2: 65-73

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